Quando si parla di borghi caratteristici di Maiorca, il pensiero subito vola alla Sierra de Tramuntana ed alle sue piccole perle incastonate fra le montagne; in effetti, pueblos come Valldemossa, Sóller, Deià e Banyalbufar sono autentiche meraviglie tutte da scoprire.

Però Maiorca è un’isola talmente grande e varia da conservare luoghi altrettanto belli ed interessanti anche dove proprio nessuno si aspetterebbe di trovarli. Del resto, l’isola conta ben 52 comuni (l’avresti mai detto?) e non tutti sono concentrati in mezzo alle montagne.

La zona del Pla di Maiorca, ossia della pianura centrale che abbraccia una buona fetta della superficie dell’isola, è un susseguirsi di paesini, frazioni e contrade in cui sembra davvero di essere in un altro luogo. 



Dimenticati la Maiorca affollata di turisti, patinata, traboccante di barche di lusso e ville da sogno…qui siamo nel cuore dell’isola, lontani dal mare. Siamo lì dove si conservano monumenti, tradizioni e ritmi del tutto estranei a ciò che siamo abituati a vedere quando si parla di Maiorca.

Qui siamo a Sineu, il borgo del re. Andiamo a scoprirlo insieme?

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Sineu (foto di Maria Angeles - tutti i diritti riservati, licenza CC BY 2.0)

Indice articolo

Un po' di storia

Abbiamo già parlato di Sineu nel nostro articolo dedicato al suo antichissimo mercato, su cui torneremo più avanti; ma qui vogliamo parlartene in modo più approfondito. Anche perchè, pur essendo molto piccolo, ha la sua storia di tutto rispetto.

Oggi Sineu è un comune composto da un solo centro abitato, ma in passato comprendeva un territorio più vasto che inglobava anche gli attuali comuni confinanti di Sant Joan e di Lloret de Vistalegre.

L’etimologia del nome è da sempre molto controversa, dato che il comune già nel 1200 appariva nei documenti con quattro diverse ortografie: Sixneu, Xisneu, Sisneu e Xineu. Un vero rompicapo, dunque, a cui Miquel Barceló, uno studioso locale di cultura araba, tentò di mettere fine. Il nome Sineu deriverebbe dall’arabo Jijnau, ossia dal nome di un antico distretto amministrativo della Maiorca islamica.

Qualunque ne sia l’origine, furono i catalani a cambiare il nome arabo di questo borgo una volta perfezionata la conquista dell’isola nel 1229. Ma questo non fu l’unico cambiamento che coivolse questa zona, perchè sotto il regno catalano Sineu divenne città reale.

Da allora e per i successivi 800 anni, il borgo di Sineu è rimasto lì: immutabile, immobile, spettatore del lento passare dei secoli. Solo la peste del 1652 riuscì a turbare gli animi degli abitanti di Sineu; le case della frazione di Binitaref vennero requisite e trasformate in uno dei lazaretti dell’isola, mentre le sue vigne divennero il cimitero della città.

Da allora in poi poco o nulla è cambiato. Neppure il turismo sembra aver scosso gli abitanti sonnecchianti di un paesino che, posto nel bel mezzo dell’isola, sorveglia e vigila su tutto ciò che succede nel Pla di Maiorca.

Cosa vedere a Sineu

Adesso capisci perchè abbiamo incluso Sineu fra i migliori borghi e paesini da vedere a Maiorca? E, soprattutto, ora comprendi perchè spesso, nei nostri Itinerari su Misura consigliamo di fare tappa da queste parti?

Il pueblo non è enorme e si visita in poco tempo; se in piena estate si vuole “assaporare” una Maiorca diversa dal solito (come piace fare a noi di Vivere Maiorca) o se si visita l’isola in altri periodi dell’anno, Sineu merita una sosta. Anche perchè qualcosa da vedere c’è:

  • Iglesia de Santa Maria: è il fulcro della vita di Sineu, visibile da lontano quando ci si avvicina al borgo, come a fare da quinta scenografica alle case intorno. Le sue origini risalgono al 1248, ma già cento anni dopo la chiesa fu notevolmente ingrandita. Peccato non poter sapere come doveva essere un tempo…eh si, perchè un devastante incendio nel 1500 obbligò a ricostruire tutto, seppur mantenendo lo stesso stile gotico ancora visibile. Stessa sorte toccò al campanile a lato della chiesa che, con il suo piccolo arco alla base, collega la piazza con un altro spazio aperto retrostante;
  • il Leone di San Marco: nel piazzale posteriore alla facciata, sorge il monumento del Leone di San Marco, dedicato appunto al patrono del pueblo. È molto probabile che, essendo Sineu città reale, la devozione a San Marco sia stata diffusa da re Giacomo II di Maiorca, che già aveva dedicato al santo la cappella reale del castello di Bellver, sua residenza principale a Palma. Questa devozione si trasmise poi nei secoli ai contadini di Sineu, finchè nel 1645, al momento di eleggere il patrono della città, il rettore della chiesa mise il comune dinanzi ad una scelta: San Marco, protettotore dei contadini, o San Cristoforo, protettore degli artigiani. A causa del maggior numero di consiglieri comunali dediti all’agricoltura, si scelse alla fine San Marco;
  • ex palazzo reale: una volta divenuta città reale, re Giacomo II di Maiorca decise nel 1309 di costruire qui una delle sue dimore sull’isola. Molto probabilmente il palazzo sorse su un precedente edificio islamico, il palazzo dell’emiro Mubashir morto nel 1114. Abbandonato in seguito alla caduta del Regno di Maiorca, nel 1500 vi si stabilì una comunità di suore dedite alla regola delle Clarisse Concezioniste. I lavori di adeguamento del palazzo, diedero vita ad un edificio che oggi sembra per metà residenziale e per metà di clausura, laddove le suore integrarono la facciata con gli elementi tipici dei monasteri del 1600. Il convento di Sineu era una delle comunità di clausura più povere di Maiorca; per sopravvivere le suore si dedicavano ad attività artigianali, alla pasticceria ed all’allevamento di bachi da seta, molto preziosi all’epoca. Ancora oggi vi albergano le suore di clausura, per cui non è visitabile;
  • mercato degli animali: chiunque viva sull’isola conosce il mercato di Sineu. Prima di tutto perchè è uno dei più grandi fra quelli che si tengono nei vari borghi del Pla di Maiorca, ma soprattutto perchè è il più antico dell’isola con i suoi 800 anni di età! Leggi l’articolo dedicato al mercato di Sineu se vuoi saperne di più.
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Il Leone di San Marco di Sineu (foto di Egon Abresparr - tutti i diritti riservati, licenza CCBY 2.0)

Dove alloggiare a Sineu

Beh, dobbiamo essere sinceri. Se decidi di soggiornare a Sineu sei davvero un viaggiatore Vivere Maiorca al 100%. Significa che cerchi davvero il vero volto dell’isola, che vuoi immergerti nei suoi ritmi lenti, che vuoi sentirti un maiorchino doc senza se e senza ma.

Oppure sei semplicemente furbo! Alloggiare a Sineu o nei suoi immediati dintorni può essere strategicamente perfetta come mossa se lo scopo del tuo viaggio è quello di girare il più possibile. Il pueblo è praticamente al centro dell’isola, da qui puoi andare dovunque, senza contare i prezzi che, di solito, sono più bassi rispetto ad altre zone.

Attenzione però! Ti servirà per forza un’auto a noleggio. Spostarsi da Sineu senza, è abbastanza complicato.

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Qualche hotel a Sineu:

👉 Son Cleda: sistemazione rurale a 2 passi dal centro di Sineu. Ti sembrerà di essere tornato indietro nel tempo.

👉 Es Picarol: sistemazione solo per adulti, dotata di giardino con terrazza e camere ben attrezzate. Ideale per chi cerca pace e relax.

👉 Can Font: qui siamo nel cuore del borgo, nella piazza principale. Non c'è pettegolezzo o avvenimento che potrà sfuggirti.

Come arrivare a Sineu

In auto

Sineu, come abbiamo rimarcato più volte, si trova nella zona centrale dell’isola; per cui è lontano dal mare, ma raggiungibile ovunque tu sia, soprattutto se hai deciso di noleggiare un’auto a Maiorca, cosa fondamentale se non vuoi perdere molto tempo per raggiungere il pueblo con i mezzi pubblici.

Arrivando da Palma, in circa 40 minuti arriverai a Sineu attraverso la MA-3011, una strada interna a tratti anche gradevole da percorrere. Attraversando, infatti, parte della pianura centrale di Maiorca, ti regalerà panorami e colori insoliti per l’isola.

Consiglio fondamentale: non addentrarti con l’auto nel centro. Le stradine sono strette e spesso riservate ai residenti. Parcheggia poco prima di entrare nel borgo e perditi fra le sue viuzze. Sineu è piccolo, impossibile perderti!

In treno

Si, a Maiorca esiste il treno. Anzi, per la verità più di una linea. Non te lo aspettavi vero? Lo diciamo sempre: l’isola è grande, non è uno scoglio in mezzo al mare. Motivo per il quale a Maiorca esiste una linea della metro a Palma, più una linea ferroviaria principale che collega la capitale con il centro dell’isola, prima di biforcarsi in altri 2 rami diversi.

Se vuoi provare il brivido di mischiarti ai pendolari maiorchini usando il treno, prendi dalla stazione di Plaza de España la linea T3 verso Manacor (qui trovi gli orari). Il biglietto si può fare direttamente alla biglietteria della stazione. In circa 45 minuti sarai a destinazione.

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