La pasticceria tradizionale maiorchina è una delle più quotate dell’intera Spagna. Ha origini antichissime e recentemente alcuni pasticceri hanno scelto di recuperare gli antichi ricettari, alla scoperta dei dolci tipici di Maiorca del passato.
D’altronde, ti basteranno pochi minuti in aeroporto a Palma per renderti conto che molti turisti in partenza, soprattutto spagnoli, portano con sè scatole di dolci take away. Principalmente ensaimada e coca de patata, ma quelle scatole spesso possono nascondere qualche sorpresa.
Come la pasticceria maiorchina in generale.
In questo articolo vedremo insieme 5 dolci tipici di Maiorca che vale la pena provare durante il tuo viaggio sull’isola, più qualche indicazione sui migliori forni e pasticcerie dove trovarli.
Quale dolce sceglierai di portare a casa con te?
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Indice articolo
1. Ensaimada
Il dolce più tipico di Maiorca è la già citata ensaimada, sicuramente uno dei cibi tipici da provare a Maiorca.
Questo pane dolce attorcigliato a spirale e cotto al forno è diventato un vero e proprio simbolo dell’isola. Un dolce bello grasso e di consistenza, perfetto per una merenda da accompagnare con tè e cioccolata calda. Tipicamente, l’ ensaimada è il dolce delle occasioni importanti: se lavori in un ufficio a Maiorca ed è il tuo compleanno fai attenzione, perché i tuoi colleghi si aspetteranno una maxi ensaimada per festeggiare!
Acqua, farina, uova e saim, ossia lo strutto di maiale che dà il nome al prodotto. Questi gli ingredienti principali della “base”, ma l’ensaimada viene spesso farcita nei modi più vari: cioccolato, cabello de angél (una sorta di marmellata di zucca), crema e addirittura sobrasada, andando a creare un mix dolce e salato davvero curioso.
In pochi sanno, però, che questo dolce ha un origine piuttosto triste e tragica.
A metà del 1400 iniziò la persecuzione contro la comunità ebraica di Maiorca: fu lunga e crudele tanto da portare, nei fatti, ad una vera e propria diaspora.
Senza addentrarci troppo nella storia, interessante ma molto lunga, di questa persecuzione, secondo una ricerca effettuata recentemente da Tomeu Arbona, mastro pasticcere del Fornet de la Soca di Plaza Weyler a Palma (posto consigliatissimo!), una delle modalità per dimostrare la conversione al cristianesimo da parte di alcuni ebrei era aggiungere ingredienti considerati “impuri” alle ricette tradizionali ebraiche.
Così, ad un pane dolce arrotolato tipico della tradizione ebraica, venne aggiunto il saim, dando vita alla ensaimada. L’inizio della leggenda!
Dove trovare una buona ensaimada? A detta di molti, la più buona è quella di Ensaimadas Angél, a Palma: una vera istituzione! Fuori da Palma, invece, quotatissima quella della pasticceria Forn Sant Francesc di Inca.

2. Gató de almendra
Maiorca, terra di passaggio di culture e popoli che, inevitabilmente, hanno lasciato la loro traccia. Anche nella cucina.
E così, dall’incontro della pasticceria tradizionale francese e maiorchina, è nato il gatò de almendra, una buonissima e sofficissima torta di mandorle.
Il nome deriva naturalmenta da gateau, che in francese significa “torta”. Come ti sarai accorto passeggiando tra i paesaggi della Sierra de Tramuntana, i mandorli costituiscono, insieme agli ulivi, la principale coltivazione dell’isola.
E ti assicuriamo che, a febbraio, i mandorli fioriti sono un vero spettacolo, tanto da attirare fotografi e pittori da mezza Europa.
La particolarità del gatò de almendra è che viene preparato utilizzando solo farina di mandorle e senza l’utilizzo di burro nè strutto. Ok, non è un dolce dietetico (nessun dolce lo è), ma poteva decisamente andare peggio.
A detta di chi scrive, il gatò de almendra, accompagnato da una palla di gelato di mandorla, è il dolce maiorchino più buono di tutti.
Dove trovare un buon gató de almendra? Non lontano da Plaza de España, a Palma, alla pasticceria La Mallorquina.
3. Coca de patata
La Coca de patata è il dolce tipico di Valldemossa, che, come ormai saprai, è uno dei pueblos più belli di Maiorca, sempre presente nei nostri Itinerari su Misura.
Si tratta di una sorta di brioche semisferica, che ricorda in parte la brioche siciliana, che ha come particolarità la presenza di patata lessa nell’impasto. Patata che la rende sofficissima.
Come per l’ensaimada, anche la coca de patata a Maiorca è un’istituzione. Una merenda a base di coca de patata e granizado de almendra (la tipica granita di mandorle di Maiorca), è quanto di più tradizionale tu possa fare nei pomeriggi autunnali sull’isola.
La coca de patata viene solitamente mangiata liscia, cosparsa con un po’ di zucchero a velo. Ma ultimamente ci è capitato di trovare anche cocas de patata ripiene, ad esempio, di Nutella.
A Valldemossa, durante la festa di Santa Catalina Tomás, la pasticceria Can Molinas (vero tempio della coca de patata), prepara chili e chili di questi dolci meravigliosi e li mette a disposizione degli abitanti del pueblo. Insomma, lo avrai capito: la coca de patata a Valldemossa è una cosa seria.
Dove trovare una buona coca de patata? Il posto più tradizionale dove mangiarla è la pasticceria Can Molinas di Valldemossa, magari accomodandosi nel giardino interno, all’ombra degli aranci.
4. Cardenal de Lloseta
Proseguiamo il nostro viaggio glicemico-gastronomico nell’entroterra di Maiorca, spostandoci nel minuscolo e tranquillissimo pueblo di Lloseta.
Qui, negli anni ’60, venne inventato il cardenal de Lloseta. Si tratta di un dolce che ricorda, nell’aspetto, una sorta di panino ripieno. Gli ingredienti principali sono pan di spagna, meringa all’italiana e crema.
Se di mestiere fai il/la nutrizionista, le righe precedenti potrebbero averti causato un attacco di cuore. Ci dispiace molto.
L’origine del cardenal e del suo nome, comunque, è molta curiosa. No, non è mai esistito nessun cardinale di Lloseta…Secondo la leggenda, questo pastel nasce durante un pranzo tra amici dei proprietari del Forn Baix di Lloseta, che è tutt’oggi il tempio del cardenal.
Uno dei commensali, dopo aver provato questa bomba calorica, esclamò estasiato “Questo è un bocatto di cardinale!“.
“Bocatto di cardinale”, a quanto abbiamo potuto sapere, è un modo di dire usato in Spagna che indica qualcosa di molto buono da mangiare. Naturalmente, si tratta di una falsa espressione italiana, dall’origine ignota.
Ad ogni modo, dopo quel pranzo tra amici nel cuore di Maiorca, che possiamo immaginare innaffiato da buon vino di Binissalem, questo dolce venne ufficialmente battezzato cardenal de Lloseta, iscrivendosi di diritto nella lista del dolci tradizionali maiorchini da provare assolutamente.
Ma non ditelo al vostro nutrizionista!

5. Robiols
I robiols maiorchini sono un dolce tipico di Pasqua. Anzi, sono IL dolce tipico di Pasqua.
Le famiglie maiorchine, durante la semana santa, si riuniscono nelle cucine per impastare e preparare insieme alle nonne tutti quei prodotti ripieni tipici dell’isola: cocarroi, panades e, appunto, i robiols.
Sono dolci antichissimi: mezzelune di pasta frolla ripiene di formaggio fresco (principalmente ricotta) e cabello de angel, la marmellata di zucca che ormai abbiamo imparato a conoscere.
Probabilmente, i robiols hanno antichissime origini italiane. Sono tipici del periodo pasquale, ma si trovano pressocché tutto l’anno in tutte le panetterie di Maiorca.
Il nostro posto preferito dove mangiare i robiols? Naturalmente al convento di Santa Clara, nel centro storico di Palma, dove nel periodo pasquale le suore preparano dolci per tutti acquistabili utilizzando l’antico torno. Un’esperienza davvero interessante e che in pochissimi conoscono!
E questi erano i 5 dolci maiorchini più famosi. Come avrai notato, spesso si tratta di prodotti da forno più che di vera pasticceria.
In Spagna, in generale, non c’è una grandissima tradizione di dolci. O almeno, non è comparabile a quella italiana o francese. Certo è, comunque, che a Maiorca la merienda è un momento sacro, un momento di condivisione irrinunciabile per i maiorchini. E le alternative con cui accompagnare il tè o la cioccolata calda certo non mancano!