Nel centro di Palma ci sono tantissimi punti di ritrovo, ognuno con le sue caratteristiche, con la sua stagionalità, con la sua tipologia di frequentatori.
Il cuore del centro storico, costituito dall’asse che attraverso Calle San Miguel porta a Plaza Mayor e a Plaza Cort, ad esempio, è frequentato soprattutto di giorno e dai turisti.
Il quartiere Sindicat, invece, con le sue piccole piazze nascoste e la moltitudine dei suoi bar, è il luogo preferito di sera dei residenti.
E come dimenticare il Paseo del Borne che, con i suoi eleganti tavoli all’aperto ed i suoi negozi, invita un po’ tutti a sedersi al caldo sole di Palma mentre ci si gode il via vai della città
Fra questi punti di ritrovo, però, ce n’è uno a cui noi di Vivere Maiorca siamo particolarmente legati. A pensarci bene non sappiamo neanche il perchè…
Sarà perchè il suo spazio resta sempre molto “intimo”, anche in piena estate. Sarà perchè qui c’è una delle gelaterie più buone dell’isola. O, semplicemente, perchè c’è qualcosa che ci ricorda molto l’Italia, Napoli in particolare.
Stiamo parlando della Lonja e della piccola piazza su cui si affaccia questo particolare monumento. E’ meno conosciuto e visitato rispetto agli altri must di Palma come la Cattedrale, il Palazzo Reale dell’Almudaina o il Castello di Bellver.
Nonostante ciò, merita assolutamente una sosta.
Andiamo a scoprirlo insieme.
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Indice articolo
La piazza prima della Lonja
Abituati a vedere Palma con gli occhi del turista, a cui questa città appare moderna, sempre attiva e, soprattutto, molto turistica, riesce difficile immaginarla molto più piccola di oggi e racchiusa in uno spazio davvero esiguo.
L’esplosione urbana di Palma si ebbe, infatti, solo ad inizio ‘900, quando si decise di abbattere le antichissime mura che la cingevano da un millennio e di dare respiro ad una città in forte espansione.
Oggi possiamo vedere solo pochi resti dell’antica difesa di Palma: il museo di Es Baluard o le mura che cingono la terrazza della Cattedrale, sono ciò che resta di una muraglia difensiva costruita dagli arabi mille annni fa!
Le mura islamiche, però, non raggiungevano il mare, ma correvano internamente lungo l’attuale Calle dels Apuntadors, alle spalle dell’attuale Plaza de la Lonja. Tra le mura ed il mare dunque, esisteva una lunghissima lingua di terra che venne destinata ai cantieri navali.
Dopo la conquista catalana di Maiorca nel 1229, tutta questa zona, conosciuta anticamente come la Ribera de la mar e che oggi conosciamo con il nome di Paseo Marítimo, iniziò ad urbanizzarsi, cosa che portò nel 1300 a costruire nuove mura fino al mare.
Ma il 14 ottobre 1403 si verificò una delle peggiori alluvioni che Palma abbia mai subito nella sua lunga storia. Il torrente Sa Riera, che oggi scorre placido nel cuore della città, straripò e portò via praticamente tutto ciò che c’era fino al mare!
Fu allora che, in seguito alla ricostruzione del litorale, fu costruita la Lonja, che aveva la funzione di mercato marittimo della città e per la cui costruzione fu chiamato l’architetto Guillem Sagrera.
Ed è qui che entriamo in gioco noi…
Guillem Sagrera: un maiorchino a Napoli
Hai presente quando a scuola studiavi un personaggio importante e per prima cosa imparavi a memoria luogo e data di nascita e di morte?
Ebbene, se cerchi il nostro architetto leggerai: Guillem Sagrera (Felanitx 1380 – Napoli 1454). Esatto, hai letto bene. Il costruttore della Lonja è morto a Napoli.
Ma la domanda è: cosa ci faceva Sagrera a Napoli? Andiamo con ordine.
Sagrera è stato un apprezzatissimo architetto e scultore maiorchino, maestro del gotico catalano, tanto da meritarsi nel 1420 la carica di direttore dei lavori della ristrutturazione della Cattedrale.
Se visiterai questo gioiello della citta di Palma, cosa che ti consigliamo assolutamente di fare acquistando qui sotto i biglietti online saltafila, sappi che le navate, la sala capitolare e, soprattutto, lo splendido Portal del Mirador sono opera sua.
Cattedrale di Palma: ingresso salta fila
Proprio mentre era al lavoro sulla Cattedrale, Sagrera venne chiamato anche per la costruzione della Lonja, per la quale presentò un primo progetto, poi modificato a causa della mancanza di fondi sufficienti a sviluppare la prima idea.
Nonostante continue difficoltà economiche, Sagrera decise comunque di dirigere i lavori per 2 anni, almeno finchè non arrivò un’offerta migliore dal re Alfonso il Magnanimo.
Ma la capitale del regno catalano nel 1400 non era in territorio spagnolo, bensì a Napoli, dove risiedeva il re con tutta la sua corte. E proprio il re incaricò Sagrera di ristrutturare il Maschio Angioino, uno dei 4 castelli della città partenopea.
Stanco di non essere pagato e attirato dall’offerta del re, Sagrera si trasferì a Napoli, dove, dopo aver lasciato una splendida testimonianza della sua bravura, vi morì.
La Lonja: un palmeto in pietra
Una volta arrivato nella piazza e dopo aver ammirato la semplice, ma affascinante facciata della Lonja, entraci pure. L’ingresso, fra l’altro, è gratuito, anche in presenza di mostre temporanee che spesso si tengono al suo interno.
L’interno è spettacolare. Una struttura in apparenza semplice e scarna, ma che, in realtà, nasconde delle vere acrobazia architettoniche, se consideriamo che stiamo parlando di un monumento di 600 anni fa.
Durante la progettazione della Lonja, Sagrera decise di creare uno spazio unico, senza piani aggiuntivi e delimitata in 3 navate da 6 pilastri elicoidali davvero incredibili!
In ogni angolo venne inserito il simbolo di un evangelista e vennero costruite 4 porte d’accesso ad altrettante scale a chiocciola che salgono in cima alle torri angolari della struttura, che rappresentano 4 santi: Santa Chiara nell’angolo rivolto verso l’omonimo convento, San Giovanni Battista, San Nicola nell’angolo verso la chiesa di Sant Nicola di Portopì e Santa Catalina nell’angolo orientato verso il quartiere che porta il suo nome.
Ciò che colpisce di più all’interno, sono però le incredibili nervature che partono dalla sommità delle colonne verso il soffitto. I 6 pilastri sembrano i tronchi di 6 palme che in cima si aprono a ventaglio verso il cielo. Semplicemente stupendo.
La Lonja di Palma fu da subito considerata un capolavoro del gotico catalano, tanto che la Lonja di Valencia, uno dei monumenti principali della città, fu costruita sul modello di quella di Palma.
Il Consolato del Mare
Usciti dalla Lonja, non ti passerà certamente inosservato l’edificio situato al suo fianco.
E’ l’antico Consolato del Mare, oggi sede della presidenza del Governo delle Baleari, circondato da un giardino e da un bellissimo oratorio, usato come sala per eventi e convegni.
La cosa davvero strana è che, pur essendo un edificio molto noto, non se ne conoscono, in realtà, le esatte origini.
Ciò che sappiamo è che il Colegio de la Mercaderia, un’antichissima istituzione nata per difendere gli interessi in Europa del commercio maiorchino, aveva un’altra istituzione collegata: il Consolato del Mare appunto, che fungeva da tribunale sindacale e da polizia portuale.
Contrariamente a quanto si possa pensare, il Consolato non ebbe mai sede nell’edificio che oggi porta il suo nome. Infatti, i suoi membri si riunivano nella Lonja, tanto che l’edificio che oggi conosciamo come Consolato del Mare era solo un magazzino.
Nel 1868, il Consolato del Mare venne abolito e l’edificio divenne sede, prima della Giunta dell’Agricoltura, Industria e Commercio e poi della Presidenza del governo delle Baleari.
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Come arrivare alla Lonja di Palma di Maiorca
Raggiungere Plaza de la Lonja è abbastanza facile. Siamo lungo il Paseo Marítimo, quindi non ti sarà difficile trovare parcheggio nelle immediate vicinanze, magari utilizzando il parcheggio sotterraneo a pagamento del Paseo del Borne.
Attenzione, però, a non entrare nelle zone a traffico limitato. Appena vedi un cartello con su scritto ACIRE, scappa a gambe levate. Le multe sono salatissime e le telecamere abbondanti!
Se non hai scelto di noleggiare un’auto a Maiorca per goderti in tranquillità la città, il consiglio che ti diamo è quello di muoverti a piedi per le viuzze a ridosso della Lonja. Il quartiere è davvero carino e, in estate, molto animato, data l’abbondanza di ristoranti e locali nei dintorni.
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Insomma, perditi nel cuore di Palma. Ne resterai davvero sorpreso!